Ieri mattina è circolata la notizia dell'investimento di una ragazza mentre stava correndo.
Il luogo è Galliate, teatro di numerose podistiche in un'area dove le gare sono partecipate da runner di livello, ma anche da un numero impressionante di non competitivi.
Il luogo è Galliate, teatro di numerose podistiche in un'area dove le gare sono partecipate da runner di livello, ma anche da un numero impressionante di non competitivi.
Il fatto però è ben diverso dalla cronaca sportiva. Novara today di cui associo la foto scaricata dal loro sito, racconta di una serie di una serie di eventi quasi incredibili, di certo surreali per la sequenza.
Una giovane ragazza, si saprà poi essere Alice Ingrassia di 23 anni, sta correndo sulla strade, forse nel suo percorso solito. Non è una runner come la intendiamo noi, per intenderci non si spilla il pettorale nelle podistiche, ma approfitta della bella stagione per mantenersi in forma correndo, come fanno tanti di noi.
Sono le 10:30 e la strada del Vallarino è sua. In una frazione di secondo viene spazzata via da una autovettura che la travolge e la uccide. Ironia della sorte ad investirla un carro funebre.
Per una volta non centra nulla l'uso del cellulare, ma l'autista del veicolo sembra che abbia avuto un malore, un infarto e sia morto mentre era alla guida, prima dell'impatto con la giovane jogger.
Il carro funebre si andrà poi a schiantare contro il muro di una casa. L'autista si chiamava Filippo Galli e aveva 50 anni.
Due vite spezzate in un attimo e per la dinamica non c'è altro da pensare che al fato avverso. Io stesso pur vivendo in mezzo alle colline mi ritrovo a correre sulle provinciali dove, anche con un traffico veicolare ridotto, il pericolo è dietro l'angolo. L'attenzione a volte non basta per scongiurare una tragedia.