Sono due giorni che monitoro il sito del Coni per due sentenze inerenti il doping che riguardano due atleti Fidal.
Sarà questione di ore, ma nel frattempo la notizia arriva dalla Cina.
E' il Daily Nation a darne conto in un articolo in cui racconta di una squalifica secca di 8 anni inflitta ad una atleta. L'agenzia cinese, secondo il loro comunicato, stanno lavorando a spron battuto. Ecco la traduzione:
La campionessa nazionale cinese di maratona cinese ed olimpionica Wang Jiali è stata squalificata per otto anni dopo non aver superato un test antidoping. Si tratta della sua seconda violazione, ha dichiarato mercoledì la “Chinese Athletics Association” (CAA).
La trentunenne, che ha vinto l'oro ai Giochi Nazionali del 2017, è risultata positivo all'ormone EPO durante i test fuori competizione in agosto e la sua carriera ora sembra finita.
La CAA ha anche inflitto a Wang una multa di 40.000 yuan ($ 6.000) e ha espulso a vita il suo allenatore Lyu Qiang.
Wang - che è arrivata al 57 ° posto nella maratona alle Olimpiadi di Londra 2012 – era stata squalificata per due anni nel 2013 per una precedente violazione, ha affermato l'agenzia di stampa statale Xinhua.
Separatamente, l'Agenzia anti-doping cinese (CHINADA) ha dichiarato di aver scoperto 77 violazioni nel corso dell'anno scorso, definendola la prova che il paese sta intervenendo duramente sulle scorrettezze farmacologiche in vista delle Olimpiadi invernali del prossimo mese in Corea del Sud.
La Cina questa settimana ha squalificato il pattinatore di velocità Shi Xiaoxuan per due anni per non aver superato un test antidoping, il secondo caso del genere che ha colpito la squadra nazionale in rapida successione.
CHINADA ha detto di aver svolto il numero record di 17.000 test l'anno scorso e ha promesso di sradicare il doping
"Nell'ultimo anno siamo migliorati molto nei metodi di analisi, nella pianificazione dei test e nella gestione", ha detto Chen Zhiyu, vicepresidente di CHINADA, secondo le fonti dell’agenzia Xinhua.
"Nonostante il carico di lavoro continui a crescere, abbiamo mantenuto un alto livello di accuratezza nei test di laboratorio e migliorato la pianificazione, il che ci ha portato a un controllo più efficace, così che abbiamo trovato molti più casi positivi durante lo scorso anno".
I test dello scorso anno hanno dato risultati positivi in 132 casi, ma in 55 casi gli atleti non sono stati puniti perché CHINADA ha stabilito che erano risultati positivi al clenbuterolo a causa di alimenti contaminati dal farmaco, sempre secondo le informazioni dell’agenzia di stampa nazionale Xinhua.
Sarà questione di ore, ma nel frattempo la notizia arriva dalla Cina.
E' il Daily Nation a darne conto in un articolo in cui racconta di una squalifica secca di 8 anni inflitta ad una atleta. L'agenzia cinese, secondo il loro comunicato, stanno lavorando a spron battuto. Ecco la traduzione:
La campionessa nazionale cinese di maratona cinese ed olimpionica Wang Jiali è stata squalificata per otto anni dopo non aver superato un test antidoping. Si tratta della sua seconda violazione, ha dichiarato mercoledì la “Chinese Athletics Association” (CAA).
La trentunenne, che ha vinto l'oro ai Giochi Nazionali del 2017, è risultata positivo all'ormone EPO durante i test fuori competizione in agosto e la sua carriera ora sembra finita.
La CAA ha anche inflitto a Wang una multa di 40.000 yuan ($ 6.000) e ha espulso a vita il suo allenatore Lyu Qiang.
Wang - che è arrivata al 57 ° posto nella maratona alle Olimpiadi di Londra 2012 – era stata squalificata per due anni nel 2013 per una precedente violazione, ha affermato l'agenzia di stampa statale Xinhua.
Separatamente, l'Agenzia anti-doping cinese (CHINADA) ha dichiarato di aver scoperto 77 violazioni nel corso dell'anno scorso, definendola la prova che il paese sta intervenendo duramente sulle scorrettezze farmacologiche in vista delle Olimpiadi invernali del prossimo mese in Corea del Sud.
La Cina questa settimana ha squalificato il pattinatore di velocità Shi Xiaoxuan per due anni per non aver superato un test antidoping, il secondo caso del genere che ha colpito la squadra nazionale in rapida successione.
CHINADA ha detto di aver svolto il numero record di 17.000 test l'anno scorso e ha promesso di sradicare il doping
"Nell'ultimo anno siamo migliorati molto nei metodi di analisi, nella pianificazione dei test e nella gestione", ha detto Chen Zhiyu, vicepresidente di CHINADA, secondo le fonti dell’agenzia Xinhua.
"Nonostante il carico di lavoro continui a crescere, abbiamo mantenuto un alto livello di accuratezza nei test di laboratorio e migliorato la pianificazione, il che ci ha portato a un controllo più efficace, così che abbiamo trovato molti più casi positivi durante lo scorso anno".
I test dello scorso anno hanno dato risultati positivi in 132 casi, ma in 55 casi gli atleti non sono stati puniti perché CHINADA ha stabilito che erano risultati positivi al clenbuterolo a causa di alimenti contaminati dal farmaco, sempre secondo le informazioni dell’agenzia di stampa nazionale Xinhua.
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